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Si porta a conoscenza il personale, della nuova normativa in merito al «Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165». Si prega di prenderne visione.

Il nuovo Codice adatta all’attuale contesto socio-lavorativo quello del 2013:

Divieto assoluto di discriminazione

Il testo promuove il divieto di ogni forma di discriminazione legata alle “condizioni personali del dipendente”, dall’orientamento sessuale al genere, passando per disabilità e differenze etniche e religiose.

Da un lato, l’Amministrazione garantisce ad ogni dipendente il diritto alla tutela da qualsiasi atto o comportamento che produca un effetto pregiudizievole e discriminazioni di genere, anche in via indiretta.

Dall’altro spetta ai dipendenti, nei rapporti interpersonali, contribuire alla promozione e al mantenimento di un ambiente e di una organizzazione del lavoro che siano ispirati e fondati su principi di correttezza, libertà, dignità ed uguaglianza.

Utilizzo responsabile di strumenti informatici e social media

Si introduce un richiamo all’utilizzo responsabile degli strumenti informatici, attraverso un corretto utilizzo di tecnologiamezzi d’informazione e social media.

Per quanto riguarda gli strumenti di proprietà dell’ente pubblico possono essere usati per incombenze personali, ma senza doversi allontanare dalla sede di servizio e purché l’attività sia contenuta in tempi ristretti e senza pregiudizio per i compiti istituzionali.

Inoltre si vieta di diffondere e pubblicare, anche tramite social network, notizie ed informazioni di cui sia a conoscenza per ragione del proprio ufficio. Ugualmente, ci si deve astenere dal pubblicare dichiarazioni offensive nei confronti dell’amministrazione, dei colleghi e collaboratori. Anche le opinioni del dipendente nei semplici post social devono essere espresse a titolo personale e senza coinvolgere la Pa di appartenenza.

Lo stesso vale per i messaggi di posta elettronica che, sia all’esterno che all’interno dell’ente, non potranno contenere frasi minacciose, oltraggiose o discriminatorie.

Questo perché chi lavora per la PA deve tutelarne immagine e reputazione anche attraverso il decoro nella gestione dei propri canali pubblici.

La responsabilità professionale dei dirigenti pubblici

Nel nuovo Codice si sottolinea anche il nuovo ruolo cruciale del dirigente pubblico.

Questa figura, d’ora in poi, avrà la responsabilità diretta per la crescita professionale dei collaboratori: dovrà pertanto favorire le  occasioni di formazione e le opportunità di sviluppo di tutte le posizioni organizzative.

Ovviamente spetta anche al dirigente curare, compatibilmente con le risorse disponibili, il benessere organizzativo nelle proprie sedi, favorendo l’instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaboratori.

Formazione e misurazione della performance

Inoltre si pone attenzione al testo all’espressa previsione della misurazione della performance dei dipendenti anche sulla base del raggiungimento dei risultati e del loro comportamento organizzativo.

Una misurazione che passa anche da un altro tassello fondamentale: quello di garantire al personale della PA continue opportunità di formazione e crescita professionale e umana, da cui emerge la valorizzazione anche delle cosiddette soft skills (capacità relazionali e comportamentali).

Rispetto dell’ambiente

Infine i comportamenti dei dipendenti pubblici dovranno essere in linea con le logiche di contenimento dei costi, in particolare, sul consumo energetico e della sostenibilità ambientale.

Pertanto i dipendenti dovranno in prima persona contribuire alla riduzione del consumo energetico e della risorsa idrica, ma anche per limitare i rifiuti e incentivarne il riciclo.